Applicazioni di intelligenza artificiale al servizio della Gestione HR: soluzioni e sfide etiche
Data: 15 Gennaio 2025Le applicazioni di intelligenza artificiale si stanno facendo strada in tutti i settori, compreso quello della gestione delle risorse umane. Un terreno in cui, tuttavia, è necessario muoversi con particolari cautele. Se, infatti, l’aumento di efficienza può risultare particolarmente interessante in un settore che costituisce solitamente una voce di costo, è anche vero che una adozione poco lungimirante o poco progettuale può portare a conseguenze difficili da gestire, sia sul piano operativo, sia su quello dell’immagine sia, nei casi più estremi, su quello giuridico. Questo, tuttavia, non rende meno efficaci gli innegabili vantaggi dell’uso di applicazioni di intelligenza artificiale nella gestione delle risorse umane.
Applicazioni di intelligenza artificiale nella gestione HR: lo scenario
Per capire la portata del fenomeno, basta uno sguardo anche superficiale ai numerosi report esistenti, per esempio il talent trends report 2024 di Randstad dal quale emerge che, secondo il 76% dei direttori del personale interessati, l’Intelligenza artificiale sta già influenzando la gestione dei talenti nelle aziende, dall’assunzione alle promozioni passando per la formazione. Addirittura, il 94% degli intervistati ha già fatto uso delle nuove tecnologie digitali per migliorare la employee experience e l’employer branding.
Le applicazioni di intelligenza artificiale , insomma, coinvolgono l’intero processo di gestione HR, non solo gli aspetti operativi o organizzativi. Ecco alcune delle principali soluzioni in cui risultano particolarmente efficaci.
Soluzioni per la gestione HR con le applicazioni di intelligenza artificiale
Quali sono, in definitiva, gli ambiti in cui l’IA risulta particolarmente funzionale alla gestione delle HR? In termini generali, si può iniziare dai campi in cui i modelli di IA attualmente esistenti risultano più efficaci, ovvero l’analisi di grandi quantità di dati e l’automazione di task con elementi di ripetitività.
Employee analytics
Questa disciplina prevede di raccogliere, elaborare e interpretare informazioni relative al personale con l’obiettivo di ottimizzarne la gestione e favorire decisioni data driven. In questo campo l’IA garantisce accesso a strumenti di analisi e metriche di elevata efficacia, che non sarebbero gestibili né accessibili con strumenti tradizionali.
Automazione e attività self-service
Buona parte del lavoro di gestione ordinaria delle risorse umane è legato a compiti ripetitivi e a basso valore aggiunto, come l’organizzazione dei calendari e la gestione di richieste di varia natura. Le applicazioni di intelligenza artificiale possono fornire un grande supporto all’ufficio HR, sia permettendo di automatizzare i processi sia attraverso la creazione di strumenti self-service per l’accesso ai servizi di base. Per esempio, un collaboratore che voglia avere informazioni in merito ai permessi retribuiti o a un bonus fiscale, potrebbe rivolgersi a un chatbot aziendale addestrato per fornire le risposte in modo rapido ed efficiente.
Formazione personalizzata
Grazie all’analisi delle prestazioni, degli incarichi e delle eventuali richieste di avanzamento di carriera o cambio ruolo, una applicazione di intelligenza artificiale può costruire, sulla base della knowledge base aziendale, percorsi di formazione personalizzata per ciascun dipendente.
Recruiting
Si tratta probabilmente del campo applicativo più delicato per quanto riguarda la gestione delle HR attraverso intelligenza artificiale, ma è possibile fare uso anche di algoritmi capaci di filtrare e valutare candidati e aspiranti per specifiche posizioni. Si tratta, tuttavia, di un campo in cui è necessario muoversi con particolare attenzione.
Sfide etiche nelle applicazioni di intelligenza artificiale per la gestione HR
Proprio l’uso dell’AI nel processo di selezione è il tema che, a oggi, solleva la maggior parte dei dubbi soprattutto presso i detrattori. Si tratta soprattutto di dubbi legati alla scarsa maturità delle soluzioni applicative e dell’assenza di normative di riferimento.
Il principale snodo attorno al quale si sviluppano le sfide è la poca trasparenza degli attuali modelli: diversamente dagli applicativi tradizionali, dei quali è potenzialmente possibile comprendere completamente il funzionamento con l’analisi del codice e degli algoritmi, la natura stessa dell’intelligenza artificiale allo stato attuale delle cose non lo permette con la stessa facilità. Questo crea un problema sia in termini di gestione interna, sia di immagine: i candidati potrebbero infatti sollevare dubbi in merito alla liceità del processo di selezione e all’affidabilità reale degli strumenti utilizzati.
Collegato a questo punto, c’è un ulteriore dubbio legato alla presenza di pregiudizi o polarizzazioni che possono derivare dall’addestramento ricevuto e condizionare le decisioni future prese dal sistema.
Infine, una ulteriore sfida è legata alla corretta gestione dei dati, soprattutto per quanto riguarda privacy e riservatezza. Oggi la maggior parte delle applicazioni di intelligenza artificiale aziendale si fondano sui permessi e privilegi propri delle basi di dati e dei cloud aziendali . Un semplice errore, come una condivisione incontrollata, può fare sì che dati riservati o personali confluiscano nell’addestramento dell’IA.
Una questione di equilibrio
I vantaggi nell’uso di applicazioni di intelligenza artificiale nella gestione delle HR sono indubbi e numerosi. E se è un fatto oggettivo che esistano alcune sfide e rischi, bisogna considerare che un’adozione consapevole e guidata può aiutare le aziende a conoscerli, prevenirli e gestirli e mettersi nella condizione di poter adottare questi potenti strumenti conciliando efficienza, produttività ed etica.
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