Protezione dati: strategie, strumenti e best practice per la sicurezza aziendale
Data: 25 Marzo 2025Quando si parla di protezione dati si fa riferimento all’insieme di strategie, tecnologie e processi volti a garantire la sicurezza, la riservatezza, l’integrità e la disponibilità delle informazioni aziendali. Il tema della protezione dati va ben oltre la progettazione di adeguate misure di gestione della sicurezza informatica, rappresentando un elemento centrale per garantire stabilità e competitività aziendale. In un’epoca in cui le informazioni sono il vero motore del business, la protezione del dato non significa solo difendersi dagli attacchi informatici, ma costruire un’infrastruttura di sicurezza che assicuri continuità operativa, resilienza e conformità alle normative sempre più stringenti come GDPR, DORA e NIS2.
Il problema è che molte aziende considerano ancora la protezione dei dati come un mero adempimento normativo, tralasciando il valore strategico che può apportare alla resilienza e all’efficienza operativa dell’azienda. Oggi le informazioni critiche sono distribuite in ambienti sempre più complessi e frammentati, tra cloud, dispositivi personali e piattaforme collaborative. Questo scenario impone alle aziende un approccio multidimensionale alla protezione dati.
Le sfide della protezione dei dati nell’era digitale
Questo scenario impone alle aziende di affrontare il presidio dei dati integrando tecnologia e metodologia, governance e cultura aziendale. Un progetto di protezione dati ottimale richiede una chiara strategia di gestione capace di coinvolgere attivamente tutte le persone in azienda, lavorando su due concetti fondamentali: formazione e responsabilizzazione.
Affidarsi a strumenti e tecnologie di sicurezza tradizionali non basta, perché il vero punto debole della sicurezza è il comportamento delle persone. Si possono blindare i sistemi informatici ma se poi dipendenti e collaboratori adottano pratiche rischiose, come la condivisione di documenti aziendali su dispositivi personali o il salvataggio di dati sensibili su device o piattaforme non autorizzate, queste misure di protezione sono vanificate. Ecco perché è necessario promuovere una curva di apprendimento sui rischi e su come usare al meglio le tecnologie di riferimento, focalizzandosi sul change management.
Protezione dati nella cultura aziendale: il ruolo del change management
Senza una cultura aziendale che sensibilizzi i dipendenti sui rischi e sulle corrette pratiche di gestione del dato, il livello di protezione rimane insufficiente. Se il livello di protezione non viene percepito come un supporto alla produttività gli utenti tendono ad aggirare le policy di sicurezza, trovandole troppo restrittive o poco intuitive. Le conseguenze sono che si creano workaround e shadow process che aumentano il rischio di violazioni. Per questo è fondamentale creare un vero e proprio percorso finalizzato ad accrescere la consapevolezza degli utenti finali e le best practice di rifermento. L’adozione di strumenti tecnologici avanzati deve essere accompagnata da un processo di change management finalizzato a rendere la sicurezza un obiettivo condiviso a tutti i livelli dell’organizzazione.
L’importanza della classificazione
Molte organizzazioni implementano strumenti di sicurezza senza aver prima definito quali siano i dati realmente sensibili da proteggere. Il risultato? Controlli eccessivi su informazioni poco rilevanti, mentre quelle critiche restano esposte. Gestione e protezione dati sono un binomio che impone una visione chiara su dove sono archiviati, chi vi ha accesso, quali livelli di autorizzazione sono assegnati ai diversi utenti e in che modo vengono utilizzati nel tempo. Comprendere quando e per quanto tempo un dato viene consultato o elaborato riduce il rischio di accessi non autorizzati o esposizioni accidentali.
Per impostare una protezione dati adamantina è necessario istituire un processo che inizia dalla mappatura delle informazioni e la successiva pulizia, che aiuta a evitare ridondanze e a consolidare le informazioni in modo coerente. Per farlo bene serve una metodologia solida, che permetta di categorizzare e gestire ogni informazione in base al suo valore strategico per l’azienda, integrando un modello di gestione del rischio capace di adattarsi alle reali esigenze operative e di business.
Intelligenza Artificiale e governance: il nuovo equilibrio nella protezione dati
L’adozione dell’AI generativa ha aperto nuove opportunità, ma anche introdotto vulnerabilità significative per la sicurezza dei dati aziendali. Sempre più dipendenti utilizzano strumenti AI per semplificare i processi lavorativi, spesso senza consapevolezza dei potenziali pericoli. Questo fenomeno, noto come Bring Your Own AI (BYOAI), può esporre involontariamente informazioni riservate. Il punto di attenzione è che l’uso improprio di strumenti di AI espone le aziende alla diffusione accidentale di informazioni sensibili. Per questo è fondamentale prevedere e integrare controlli di sicurezza capaci di prevenire la condivisione involontaria di dati attraverso chatbot e sistemi di Intelligenza Artificiale. L’adozione di queste tecnologie deve avvenire alla luce di una protezione dati consapevole, che presuppone un controllo rigoroso.
Microsoft Purview: la tecnologia al servizio della protezione dei dati
In questo contesto, Microsoft è in prima linea nel fornire alle aziende e agli utenti una protezione dati allo stato dell’arte. Se parliamo di soluzioni di collaboration basate su Microsoft 365, bastano pochi click per ottenere visibilità su tutte le informazioni aziendali distribuite nei workload, come SharePoint, OneDrive ed Exchange Online.
A un livello più alto, strumenti avanzati come Microsoft Purview consentono di mappare e classificare automaticamente le informazioni aziendali, assegnando etichette di protezione che regolano accessi e utilizzi. Più in dettaglio, negli ambienti più complessi è possibile estendere la protezione anche ai sistemi legacy grazie a strumenti avanzati come lo scanner di Information Protection Microsoft Purview. Le funzionalità di etichettatura permettono di classificare i documenti automaticamente: ad esempio, se un file viene contrassegnato come internal, non potrà essere condiviso con utenti esterni non autorizzati. Questo approccio permette di garantire sicurezza senza compromettere la produttività.
I plus di Microsoft Purview
- Data Loss Prevention (DLP) e protezione avanzata delle informazioni
Microsoft Purview offre una solida protezione contro la fuga di informazioni sensibili grazie a Data Loss Prevention (DLP), una tecnologia che consente di creare policy personalizzate per impedire la copia, l’invio via email o la condivisione non autorizzata di dati aziendali. Questo è particolarmente rilevante per proteggere asset strategici come brevetti e progetti riservati, garantendo che le informazioni rimangano sotto controllo anche in ambienti di collaborazione estesi. - Data Governance e protezione cloud
La suite di Microsoft Purview integra strumenti avanzati di Data Governance, permettendo alle aziende di classificare automaticamente i dati e applicare policy di protezione basate su modelli di rischio. Grazie all’integrazione con Microsoft Defender for Cloud e Azure Information Protection, le organizzazioni possono estendere la protezione anche agli ambienti cloud ibridi, assicurando un monitoraggio costante e un controllo centralizzato delle informazioni, indipendentemente da dove si trovino. - Insider Risk Management e prevenzione delle minacce interne
Un’altra funzione innovativa è Insider Risk Management, che sfrutta l’intelligenza artificiale per rilevare comportamenti anomali e potenziali minacce interne. Questo strumento consente di identificare attività sospette da parte di utenti autorizzati, riducendo il rischio di perdita o manipolazione dei dati. Grazie a un monitoraggio intelligente e basato su analisi predittive, le aziende possono intervenire tempestivamente per prevenire incidenti di sicurezza e garantire la protezione continua delle informazioni.
La metodologia di protezione dati di WeAreProject
L’elevata specializzazione tecnica di WeAreProject è certificata dalla Microsoft Advanced Specialization in Information Protection and Governance, un riconoscimento che attesta la capacità dell’azienda di gestire progetti complessi e garantire la compliance con gli standard Microsoft. Questa certificazione consente allo specialista di accedere a programmi esclusivi di Microsoft finalizzati a supportare le aziende nell’adozione delle migliori soluzioni di protezione datti.
Per aiutare i clienti a costruire un modello di protezione efficace, che integra governance, formazione e monitoraggio continuo, WeAreProject ha sviluppato un approccio metodologico per accompagnare le aziende nell’adozione delle soluzioni Microsoft per la protezione dei dati. Attraverso l’Information Protection Onboarding Accelerator, un framework industrializzato, le organizzazioni possono accelerare l’implementazione di Microsoft Purview, partendo dall’analisi del dato aziendale e dalla definizione di policy di sicurezza personalizzate. Oltre alla componente tecnologica la società ha sviluppato un corredo di servizi di consulenza e formazione che aiutano le organizzazioni a ottenere una protezione dati progettata su misura.
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