Windows 10 al capolinea: le sfide e le opportunità per aziende e utenti finali

Data: 23 Gennaio 2025

Windows 10, lanciato nel 2015, ad ottobre 2025 finirà la sua storia: Microsoft ha, di fatto, deciso di terminare il supporto di questo sistema operativo utilizzato da migliaia di utenti. Tale scelta avrà un impatto significativo su tutti i clienti: senza patch di sicurezza e aggiornamenti regolari, i sistemi saranno esposti a vulnerabilità che potrebbero mettere a rischio non solo i dati sensibili, ma anche la continuità operativa e la reputazione aziendale.

La conclusione del ciclo di vita di Windows 10 segna l’inizio di una nuova era consacrata alla produttività individuale ed aziendale potenziata. Windows 11, infatti, offre una serie di funzionalità avanzate tra cui l’assistente virtuale Copilot, l’integrazione a Teams e altri strumenti di supporto al lavoro ibrido e alle app Android. A livello di user experience l’upgrade porta un’ottimizzazione dei widget e passkey che incrementano la qualità dell’interazione e della sicurezza.

 

Da Windows 10 a Windows 11: la migrazione come opportunità strategica

Con un approccio strutturato e strumenti avanzati, la migrazione da Windows 10 a Windows 11 può trasformarsi in un’opportunità strategica per modernizzare le infrastrutture IT. Per le aziende, la transizione al nuovo sistema operativo non deve essere vista come un semplice aggiornamento tecnico, ma come un’opportunità per rafforzare la propria competitività, migliorando l’operatività e l’agilità organizzativa.

“L’aggiornamento da Windows 10 a Windows 11 è molto più semplice rispetto a quanto è avvenuto con i passaggi di stato delle precedenti versioni – spiega Roberto Tafuri, Microsoft Solution Team Leader di WeAreProject -. Ad esempio, requisiti tecnici come TPM 2.0 e processori compatibili sono già soddisfatti dai dispositivi più recenti, riducendo la necessità di aggiornamenti hardware significativi”.

Inoltre, strumenti come Microsoft Intune e Configuration Manager – continua Tafuri – semplificano la verifica di compatibilità e la pianificazione dell’aggiornamento con modalità di gestione centralizzate, automatizzate e ottimizzate. A supportare la migrazione anche strumenti come Windows 365 che consentono di mantenere le applicazioni non compatibili su Windows 11 attraverso soluzioni cloud, permettendo alle aziende di gestire la transizione in modo più taylorizzato, graduale e senza interruzioni. Mantenendo operative le infrastrutture esistenti, queste soluzioni permettono di progettare l’aggiornamento hardware in maniera progressiva”.

Come ribadisce l’esperto, nei casi in cui l’hardware esistente non supporta direttamente il nuovo sistema operativo, il Cloud PC di Windows 365 risulta un altro alleato prezioso: gli utenti, infatti, possono accedere a un ambiente Windows 11 senza necessitare di un aggiornamento fisico immediato del loro hardware. Questo approccio permette alle aziende di sfruttare l’infrastruttura esistente mentre pianificano un aggiornamento meno drastico e invasivo. Windows 365 garantisce agli utenti anche l’Extended Security Updates (ESU) che prolunga il periodo che ha diritto alle patch di sicurezza per i dispositivi Windows 10 fisici utilizzati per accedere al servizio cloud.


Come affrontare la transizione a Windows 11

Anche se Microsoft garantisce a pagamento un servizio di copertura di tre anni, considerando come il 70% dei client non sia ancora stato migrato, è opportuno per le aziende prepararsi per tempo al cambiamento, in modo da potersi avvalere dei partner più qualificati prima di arrivare all’over booking dei migliori.

WeAreProject accompagna le aziende in ogni fase del processo, dall’onboarding dei dispositivi alla formazione degli utenti. L’approccio include:

  1. assessment preliminare: analisi della compatibilità di dispositivi e applicazioni
  2. pianificazione scaglionata: inizio con utenti pilota e key users per raccogliere feedback e perfezionare il work in progress
  3. aggiornamento massivo: implementazione su larga scala dopo le fasi preliminari di fine tuning
  4. formazione mirata: per massimizzare l’adozione delle nuove funzionalità e garantire una transizione rapida e funzionale

“Sempre e in ogni caso, la pianificazione è fondamentale per garantire una migrazione fluida – continua Tafuri -. Un processo di migrazione strutturato consente di ridurre i rischi operativi, consentendo di mantenere operative le infrastrutture esistenti mentre si procede a pianificare l’aggiornamento hardware in maniera progressiva, garantendo che le infrastrutture IT rimangano sicure ed efficienti”.


Innovazione e sicurezza con DaaS e SOC

WeAreProject affianca i clienti in ogni fase del progetto di migrazione da Windows 10 a Windows 11. Lo specialista offre un servizio pacchettizzato che, con minimo sforzo economico, guida le aziende nell’aggiornamento a Windows 11, includendo l’adeguata formazione per ridurre l’impatto e massimizzare l’adozione delle nuove tecnologie.

“Oltre alla gestione della transizione, WeAreProject si impegna a supportare le organizzazioni in modo puntuale, assicurando il futuro digitale con Windows 11.

Proponiamo servizi avanzati come il Desktop as a Service (DaaS) e un Security Operations Center (SOC) che sono asset fondamentali per garantire flessibilità, continuità operativa e protezione avanzata. Queste soluzioni innovative non solo facilitano il passaggio da Windows 10 alla versione 11 ma trasformano la migrazione in un’opportunità strategica per modernizzare, proteggere e potenziare le risorse IT aziendali passando a un sistema operativo concretamente augmented”.

 

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